Nell’ambito del Festival In-traecci il maniero torna a svelarsi al pubblico con un’apertura straordinaria in programma nel pomeriggio di venerdì 1° settembre.
Un’occasione per scoprire Château Vallaise di Arnad, raffinato palazzo tardo-seicentesco, acquisito dalla Regione autonoma Valle d’Aosta nel 2010. Nell’ambito del Festival In-traecci nel pomeriggio di venerdì 1° settembre Château Vallaise di Arnad sarà aperto al pubblico con delle visite gratuite e guidate. Dalle 15 alle 19, ogni mezz’ora un gruppo da 20 persone sarà accompagnato alla scoperta di questo articolato complesso architettonico, nato da una primigenia casaforte del XIV secolo e successivamente trasformato nel corso del decennio 1660-1670 dal barone Félix-Charles-François (esponente della potente famiglia valdostana dei Vallaise Romagnano).
La decorazione pittorica del castello rispecchia il gusto e la cultura di una famiglia appartenente alla nobiltà di provincia del Ducato sabaudo nel XVII secolo. Il ciclo pittorico risulta di particolare interesse ed è stato oggetto di uno studio approfondito. La decorazione interna è riconducibile all’intervento voluto dal barone Félix-Charles-François, finalizzata all’autocelebrazione dinastica. Altro elemento interessante è il continuo rimando all’epopea femminile, come testimoniato dalle storie delle eroine bibliche Agar e Tamar e dalle donne forti che troneggiano nella galleria.
Per prendere parte alle visite è sufficiente presentarsi al Castello Vallaise nel pomeriggio di venerdì 1° settembre a partire dalle 14.30. La prima visita debutterà alle ore 15.
Sempre venerdì 1° settembre, dalle ore 21, gli spazi esterni dei Château Vallaise di Arnad ospiteranno lo spettacolo teatrale Persino le montagne più alte della compagnia teatrale Palinodie.
L’ingresso è gratuito e la partecipazione è libera. In caso di maltempo lo spettacolo si sposterà nel salone del Consiglio comunale di Arnad.
Il Festival In-Trecci è organizzato da Aostasera.it e da Passaggi a Nord Ovest, in collaborazione con i comuni di Bard e Arnad. Si ringrazia la Regione autonoma Valle d’Aosta per il supporto.